La lavastoviglie se non ci fosse, qualcuno dovrebbe inventarla

La lavastoviglie rappresenta in pieno il sogno americano, da quando nel diciannovesimo fu inventata.
È un elettrodomestico che è arrivato nelle grandi città italiane nel dopo guerra e ha avuto un successo con i primi anni del boom economico. Oggi è uno strumento indispensabile nelle case di ogni italiano, anche se non tutti sanno quale modello scegliere e come usarla al meglio.

Il mercato produce due macro categorie di lavastoviglie, una a incasso che può essere incastrata all’interno dei mobili o i singoli elettrodomestici indipendenti.


Cos’è una lavastoviglie

Quando è comparsa, nell’ultimo quarto del 1800, i primi attoniti osservatori, la paragonarono a una sorta di macchina infernale capace d’ingoiare qualsiasi cosa per poi digerire piatti e stoviglie intonse e come nuove.

I primi sperimentali apparecchi erano una sorta di macchine onnivore, con la caratteristica di assorbire qualsiasi cosa, il piatto ma anche i resti del suo contenuto.

Questa caratteristica è ancora presente in alcuni modelli industriali di lavapiatti.
Nella grande ristorazione vengono usate delle lavastoviglie enormi con delle lunghe pedane (Hobart) che sono la diretta eredità delle primogenite lavapiatti ideate in America, mentre in altre settori e specialmente in quello domestico, la lavapiatti è meno invasiva come aspetto e concepita con un profilo semplificato e adatto al compito da svolgere.

Una lavastoviglie è un elettrodomestico nel quale si mettono piatti, posate, bicchieri e altri componenti per lavarli e asciugarli evitando la scomoda ritualità di dovere pulire a mano ogni stoviglia tutti i giorni.


Come funzionano

La lavastoviglie funziona con dei getti d’acqua che interagiscono con le stoviglie, alternando spruzzi con sapone ad altri con acqua pulita, fino ad arrivare al risciacquo finale e in alcuni modelli all’asciugatura tramite effusione di aria calda.
La lavastoviglie va alimentata con dosi di speciali detergenti e brillantate collocati nell’apposita porta dedicata a tale scopo, oppure messe direttamente all’interno del deposito che ospita le stoviglie.

Le stoviglie, meglio se risciacquate leggermente prima, vanno disposte in appositi cestelli a testa in giù per ottimizzare la forza idrovora durante la continua rotazione del cestello nella fase di lavaggio.
Il risultato del lavaggio dipende molto dalla qualità del detergente e del posizionamento delle stoviglie nel cestello, a tale scopo è d’uopo sempre rispettare le indicazioni del manuale di ogni singola marca.

Infatti disponendo in maniera non conforme le stoviglie, perché disordinate, oppure ammassate, l’azione detergente e lucidante della lavastoviglie viene vanificata.
Per ottenere un’ottima resa, ogni oggetto inserito nella lavastoviglie, deve avere la possibilità di venire a contatto con gli ugelli che irrorano l’acqua.


A cosa servono

Le antiche lavastoviglie erano a propulsione manuale, oggi sono elettriche ma non hanno perso la loro missione originaria, lavare ogni tipo di stoviglie, piatti e componenti di terracotta, in alcuni casi, a seconda del modello, è in grado anche di asciugare un qualsiasi oggetto che utilizziamo sulle nostre tavole.


Individuare il modello utile

La lavapiatti ha fatto passi da gigante e soprattutto semplificata la vita domestica, non solo banalmente della mitologica figura della massaia, oggi quasi scomparsa, ma di tutti quelli che per motivi familiari o singoli devono sbrigare le faccende di casa.
In un società con nuclei familiari compositi, non c’è una figura dedicata alla vita casalinga, tutto è basato sulla collaborazione e sulla velocità di ogni faccenda.
La lavastoviglie aiuta nella vita casalinga e deve avere caratteristiche idonee al contesto fisico di una casa.
La tecnologia e la ricerca industriale offrono un ventaglio di prodotti davvero enorme, come descrive in maniera puntuale il sito migliorlavastoviglie.it, rispetto al quale sarebbe complicato decidere, con il rischio di trovarsi a compare un prodotto poco adatto alle proprie esigenze o sovradimensionato: con troppe funzioni o troppo complicate per i bisogni personali, mentre la lettura dell’articolo da puntuali soluzioni che aiutano a districarsi nella scelta.


Prima di comprane una, è sempre meglio consultare una guida e delle indicazioni di chi è padrone della materia, per evitare di comprare un prodotto che per la nostra incapacità d’uso, poterebbe diventare solo un accumula polvere: qualcosa che non usiamo perché troppo complicata.