Assicurazione auto storiche

In questa guida scopriremo insieme tutte le informazioni più importanti sull’assicurazione auto storiche, una polizza che possiede svariate peculiarità, e che si differenzia dalle altre. Sappi che ci sono diversi aspetti da chiarire in merito a questa tipologia di polizze, per via delle differenze con quelle pensate per le auto d’epoca. In secondo luogo, sono disponibili solo per i veicoli con certe caratteristiche precise. Dato che in Italia sono tantissimi gli appassionati di vetture di questa tipologia, ecco che l’assicurazione per auto storica diventa un’opportunità preziosa da non perdere.

Automobili storiche o d’epoca?

È più semplice spiegare di cosa si tratta mettendola sin da subito a confronto con le polizze per le automobili d’epoca. Si parte da un concetto di fondamentale importanza: i veicoli coperti da un’assicurazione per vetture storiche possono liberamente circolare in strada, al contrario delle auto considerate d’epoca, che invece non possono farlo. Il motivo è il seguente: i veicoli del primo tipo possono essere registrati presso il PRA (Pubblico Registro Automobilistico), al contrario delle automobili appartenenti alla seconda categoria. Ci sono poi alcune similitudini, dato che entrambe – per essere considerate rispettivamente storiche e d’epoca – devono aver compiuto almeno 20 anni d’età dalla data di costruzione.

Studiando l’assicurazione per auto storiche, è importante sottolineare altre caratteristiche proprie di entrambe le tipologie. Nella fattispecie, le automobili d’epoca posseggono una peculiarità che le seconde non hanno: sono state soggette a cancellazione dal Pubblico Registro Automobilistico, e di conseguenza non possono essere più considerate idonee per la circolazione su strada. Quindi, in sostanza, è il registro del PRA che fa tutta la differenza del mondo, e non il modello. A cosa servono, dunque, le vetture d’epoca? Sono veri e propri oggetti da collezione, che il proprietario può usare soltanto per partecipare ai raduni di settore o per alcuni tipi di manifestazione pubblica. A patto che sia comunque presente un percorso autorizzato per questi eventi, per via del motivo illustrato poco sopra.

Come riconoscere un’auto storica?

Se da un lato è necessario che sia presente l’iscrizione al PRA, dall’altro lato c’è un ulteriore paletto che la tua auto deve rispettare, per essere considerata storica. Stavolta facciamo riferimento alla registrazione presso l’ASI, ovvero il registro delle Auto Storiche Italiane. Sappi però che l’accettazione del veicolo da parte dell’ASI è tutto fuorché automatica, perché la tua richiesta potrebbe essere anche rifiutata. Ciò accade ad esempio quando il veicolo non è in condizioni ottimali, vista la grande importanza di una corretta manutenzione del mezzo, per poter ottenere l’idoneità.

Come si procede? Basta pagare una quota di 41 euro per l’iscrizione, presentando anche i documenti della vettura. Questi ultimi servono per certificare la data di nascita che, come detto, dovrà essere superiore ai 20 anni. In secondo luogo, l’ASI richiede pure una serie di foto identificative dell’automobile, e il superamento della già citata idoneità, che potrai ottenere rivolgendoti ad uno dei club autorizzati. Una volta ottenuta la registrazione presso l’ASI, potrai finalmente stipulare la tua assicurazione per auto storiche, accendere il veicolo e divertirti al volante.

Come si assicura un veicolo storico?

In primis, non si tratta di un’operazione difficile, visto che diverse compagnie offrono la possibilità di stipulare un’assicurazione per auto storica. In secondo luogo, queste polizze spesso presentano una serie di facilitazioni, fra l’altro previste dalla legge, su elementi quali tasse e oneri. Un discorso simile può essere fatto per le varie opzioni proposte dalla compagnia assicuratrice, comunque a sua discrezione. In base a quanto detto finora, è facile comprendere che l’etichetta di automobile storica ti consente di risparmiare su una serie di costi, che avresti dovuto invece affrontare con una vettura “comune”.

Ciò è dovuto al fatto che la polizza per i veicoli storici permette di accedere ad una classe di merito fissa, che non prevede il canonico sistema di assegnazione di bonus e malus. In altre parole, l’automobilista non sarà legato al fatidico meccanismo di declassamento, che si attiva tutte le volte che viene denunciato un incidente. I costi principali delle polizze normali, infatti, si devono proprio alla classe e all’incremento delle spese dell’assicurazione RC Auto, previsto ogni qual volta si registra un sinistro. Infine, da sottolineare che l’assicurazione per automobili storiche integra nel prezzo anche la guida libera.