Quali sono le ultime novità sugli insetti edibili?

Il 3 maggio 2021 la Commissione Europea ha approvato il primo utilizzo degli insetti edibili per alimentazione umana. Con il Regolamento di esecuzione (UE) 2021/8822 ha autorizzato l’immissione sul mercato della larva della farina essiccata come Novel Food (Reg. UE 2015/2283).

Ce ne parla Federico Pucci di Sistemi & Consulenze, che si occupa di erogare servizi per la certificazione alimentare, che puoi approfondire visitando questo sito.  In Italia, il governo deve ancora fare il passo decisivo per gestire l’immissione sul mercato di questi prodotti alimentari.

Sono circa un milione le specie di insetti: soltanto 7 sono quelle autorizzate per i mangimi utilizzati nell’acquicoltura. Soltanto uno è autorizzato dall’Unione Europea per l’alimentazione umana: il Tenebrio molitor. Se ne parla da anni: prima ancora che gli insetti edibili venissero definiti come Novel Food, alcuni Paesi europei già consumavano prodotti integrati a base di insetti.

I risultati di un recente studio condotto da scienziati dell’Università di Helsinki e dell’Università LUT hanno mostrato che l’apporto proteico degli insetti commestibili nell’alimentazione umana e nell’utilizzo come mangime per i polli potrebbe ridurre di molto l’impronta di carbonio nell’atmosfera legata alla produzione di cibo in Europa. Ciò vale in tutti i casi, a prescindere che gli insetti vengano consumati freschi, essiccati o trasformati in farina.

Insetti edibili: un alimento sostenibile e circolare

A livello mondiale, l’agricoltura tradizionale è responsabile del 9% delle emissioni di CO2, del 37% di CH4 (metano) e del 65% di N2O (protossido di azoto). Rappresenta anche la principale causa di rifiuti, di consumo di energia, terra e acqua, inquinamento ed emissioni.

L’alimentazione a base di insetti edibili può ridurre notevolmente l’impronta di carbonio.

Tutto molto interessante ma come superare la barriera del disgusto o la fobia verso gli insetti a tavola in Italia? Si potrebbe consumare in forma di polvere, farina, addizionandola a prodotti come pane e pasta senza voler sostituire il cibo tradizionale ma affiancandolo.

Si tratta di un alimento sicuro come conferma EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare). A fine agosto di quest’anno, un gruppo di esperti ha evidenziato che potrebbero verificarsi reazioni allergiche in soggetti sensibili agli acari della polvere ed ai crostacei.

Da qualche anno, in Italia la produzione ed il commercio di insetti edibili è rivolta perlopiù al mercato del pet food e del mangime per bestiame.

Si è parlato spesso dell’apporto di proteine degli insetti, tanto che c’è chi suggerisce di eliminare del tutto il consumo di carne sostituendola con gli insetti. L’apporto nutrizionale non riguarda soltanto le proteine. Il Tenebrio molitor è ricco di acidi grassi, costituisce un’ottima fonte di acido oleico, sali e vitamine come la B12.

L’aspetto importante di questo Novel Food è che gli insetti sono sostenibili, circolari. E’ possibile sviluppare allevamenti verticali per ridurre la superficie utilizzata e l’utilizzo di acqua è quasi nullo. Oltretutto, l’allevamento non richiede l’utilizzo di pesticidi e fertilizzanti a base di composti chimici. Nella fase produttiva, l’emissione di CO2 da parte degli insetti è pari a zero. In più, gli insetti possono contribuire a risolvere il problema degli scarti alimentari, ottimo mangime per loro. L’unica criticità è l’uso di energia per mantenere una temperatura elevata e costante.

Insetti edibili: stime sul cibo del futuro

I dati della FAO (l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) mostrano che 2 miliardi di persone nel mondo consumano insetti. In un rapporto, la FAO prevede che la farina di insetti potrebbe sostituire dal 25% al 100% la farina di soia o di pesce usate per i mangimi animali senza alcun effetto negativo. In particolare, potrebbe ridurre la pesca che serve a produrre farine e oli di pesce usati per l’acquicoltura e come mangime per gli allevamenti intensivi.

Interreg Europe stima che, nel 2026, il mercato degli insetti edibili potrebbe raggiungere 1,7 miliardi di euro.

Anche l’Ippif (International platform of insects for food and feed) ha fatto la sua stima: 290 milioni di consumatori di cibo a base di insetti nel 2030 in Europa.

Gli analisti della banca britannica Barclays hanno stimato che il mercato degli insetti commestibili entro il 2030 potrebbe raggiungere i 6,8 miliardi: attualmente, ha un valore inferiore agli 850 milioni di euro.

Molti ritengono che il mercato degli insetti sia destinato principalmente all’acquicoltura, un settore in forte espansione in cui alla farina di pesce viene aggiunta quella di insetti come foraggio.