La legge 135/97 e gli incentivi a fondo perduto per le aziende agricole

Negli ultimi tempi si è registrato un interesse sempre maggiore dei giovani nei confronti delle tematiche ambientali e del rispetto del nostro ecosistema. Questo avvicinamento al mondo dell’ecologia e al green ha portato molti giovani under 30 a desiderare di aprire delle nuove aziende e attività nel settore dell’agricoltura. Che si tratti di aprire un’attività destinata alla coltivazione del fondo, all’allevamento di animali o alla selvicoltura, la progettazione e la gestione dell’apertura di un’attività agricola implica la messa a disposizione di un certo capitale necessario per l’apertura stessa dell’attività.

Talvolta i giovani che desiderano aprire un’attività agricola non hanno a disposizione la liquidità necessaria per portare a termine i loro progetti, motivo per cui si trovano nella necessità di dover fare richiesta di un finanziamento pensato per andare incontro alle loro esigenze. Se vuoi conoscere tutte le soluzioni di prestiti che oggi sono disponibili sul mercato economico, puoi dare un’occhiata al sito www.infoprestitisulweb.it.

Cos’è la legge 135 del 1997?

Chi desidera fare richiesta di un incentivo o di un contributo utile per avviare la propria attività agricola, sicuramente deve appellarsi alla legge 135 del ‘97, la quale ha lo scopo di gestire l’erogazione dei finanziamenti destinati al settore agricolo. Questa legge ha lo scopo di incentivare numerose iniziative imprenditoriali che fanno parte del settore agricolo. Vengono concessi prioritariamente ai giovani che risiedono in aree che sono considerate in ritardo di sviluppo dall’Unione Europea oppure residenti in zone considerate a declino industriale o in territori rurali che dal punto di vista fisico e o economico sono considerati svantaggiati e quindi difficili da avviare e da gestire.

La legge 135 del 97 prevede quindi la concessione di liquidità tramite incentivi e contributi a fondo perduto con lo scopo di offrire ai giovani imprenditori e agli agricoltori la possibilità di sostenere le spese necessarie per l’avvio della loro attività agricola. Questi prestiti sono ideali anche per i giovani che hanno il desiderio di subentrare ad un genitore o ad un parente nel processo di conduzione di un’attività agricola, ma che per farlo necessitano di una certa liquidità.

Come funziona il fondo perduto per gli aspiranti agricoltori?

I giovani che desiderano aprire una nuova attività agricola possono aspirare alla richiesta di un prestito a fondo perduto. Il capitale che si ottiene tramite questi finanziamenti può essere usato per tutte quelle spese necessarie per portare avanti l’attività stessa, tra cui l’acquisto di macchinari, brevetti, attrezzature e sistemi di formazione dell’azienda. La liquidità che si ottiene in prestito tramite i prestiti a fondo perduto è costituita da un 50% non rimborsabile e dal restante 50% rimborsabile tramite il versamento di rate mensili con un tasso di interesse a carattere agevolato-. Essendo quindi dei finanziamenti a fondo perduto,  i debitori devono impegnarsi solo nel rimborso della metà del capitale che hanno ottenuto in prestito.

I requisiti per ottenere un prestito a fondo perduto

Per ottenere un prestito a fondo perduto destinato a chi desidera avviare una nuova attività agricola deve possedere dei determinati requisiti, tra i quali troviamo:

  • avere un’età compresa tra i 18 e i 36 anni;
  • essere qualificato come imprenditore agricolo;
  • aver conseguito la qualifica di imprenditore agricolo entro due anni dal momento della presentazione della propria domanda di prestito;
  • presentare la certificazione di reddito per il lavoro svolto all’interno della propria azienda agricola;
  • in caso di subentro nella conduzione dell’attività, il nuovo capo deve essere titolare dell’azienda stessa;
  • avere la residenza in uno dei territori considerati svantaggiati dal punto di vista della produzione agricola o a forte declino industriale.

Quali spese è possibile finanziarie?

È chiaro che la concessione di un finanziamento a fondo perduto, essendo tale, prevede una spesa da parte dello Stato. Per questo motivo, lo Stato ci tiene ad accertarsi che la liquidità concessa in prestito sia effettivamente impiegata per le motivazioni che si trovano alla base della richiesta del finanziamento stesso. I prestiti a fondo perduto che si possono ottenere tramite la legge 135 del 1997 possono essere utilizzati per:

  • l’acquisto di beni e servizi utili per lo svolgimento della propria attività agricola;
  • la trasformazione dei prodotti e la loro commercializzazione sul territorio;
  • coltivazioni agricole;
  • operazioni di orticoltura e floricoltura;
  • l’allevamento e la pesca in acque dolci e salate.