Cosa sono le prezzatrici e come funzionano

• Mansioni operative in un’attività commerciale: l’uso delle prezzatrici

L’attività di un inserviente, all’interno di un esercizio commerciale, è ricca e varia. A lui/lei possono essere demandati compiti in magazzino, mansioni di assistenza alla clientela e tanto altro, a seconda delle caratteristiche dell’impresa.

Uno dei compiti più impegnativi è dato dalla gestione della merce. In base alla quantità, alla qualità dei prodotti e alle esigenze dell’azienda, gli articoli andranno stoccati secondo regole precise, scegliendo con cura le varie aree di stoccaggio. In questa fase, però, l’inserviente sarà tenuto ad applicare prezzi specifici su ogni articolo messo in vendita.

Il prezzo della merce viene stabilito dall’impresa. In base a quanto deciso, l’addetto al magazzino (o chi per lui) dovrà applicare un’etichetta sui singoli prodotti, e per farlo potrà utilizzare una comoda e valida prezzatrice.

Tuttavia, una persona poco pratica, priva di esperienza nel settore, potrebbe non essere a conoscenza delle qualità specifiche del dispositivo; ancor più difficoltoso potrebbe essere l’impiego effettivo della prezzatrice: come utilizzarla nella maniera corretta? Come applicare un prezzo senza danneggiare la merce? E come personalizzare il prezzo da apporre sui singoli articoli?

Approfondiamo la questione, esaminando le caratteristiche generiche delle prezzatrici, come quelle vendute su https://www.armaringross.com.

• Generalità sulle prezzatrici

Prima di entrare nel merito del funzionamento delle prezzatrici, diamone una definizione generale, così da circoscrivere l’argomento oggetto dell’articolo.

Quando si parla di “prezzatrice“, ci si riferisce a un dispositivo meccanico da sfruttare per applicare un’etichetta su beni e oggetti. L’etichetta, così come il dispositivo stesso, può essere di dimensioni variabili: i parametri dimensionali varieranno in base alla grandezza della prezzatrice (nonché in base al modello, al marchio e alle prestazioni garantite dall’oggetto).

Uno degli aspetti chiave della prezzatrice è dato dalla personalizzazione delle etichette. Trattandosi di un dispositivo da impiegare in diversi settori commerciali, le etichette, logicamente, dovranno poter essere personalizzate dal punto di vista dei prezzi. Ciò significa che l’addetto allo stoccaggio, impegnato nell’apporre gli adesivi sulla merce, dovrà poter personalizzare il dispositivo a proprio piacimento.

A tal proposito, esaminiamo nel dettaglio il funzionamento di una prezzatrice.

• Il funzionamento di una prezzatrice

Come anticipato, la prezzatrice è quel dispositivo finalizzato alla stampa di etichette, sulle cui superfici sarà riportato un prezzo predisposto dall’utente.

La stampa è resa possibile da un movimento meccanico. All’interno del dispositivo è presente un particolare “tampone”, a cui è demandato il compito di inchiostrare le etichette da stampare. Affinché ciò avvenga, l’utente dovrà imprimere una particolare pressione sulla prezzatrice, modulando la spinta esercitata sull’apparecchio (tanto maggiore sarà la pressione, tanto più inchiostro verrà impiegato per la singola stampa).

Al termine dell’esercizio pressante, l’etichetta fuoriuscirà direttamente dalla prezzatrice. Sulla sua superficie risulterà stampato il prezzo impostato in precedenza, variabile a seconda delle esigenze dell’utente. Una volta fuoriuscita dal foro apposito, l’etichetta potrà essere estratta in tutta facilità dalla prezzatrice, dopodiché potrà essere incollata sul prodotto da stoccare.

Sul retro dell’etichetta, infatti, è presente un leggero strato adesivo, utile per facilitare la giustapposizione della stessa sulla merce interessata.

• La scelta della prezzatrice

La scelta della prezzatrice non è cosa semplice, specie se si considera l’ampia scelta garantita dal mercato.

Al fine di scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze, l’utente dovrà valutare parametri differenti. Un esempio è dato dal peso della prezzatrice: un dispositivo eccessivamente pesante risulterà scomodo da utilizzare, e lo stesso vale per un apparecchio di grandi dimensioni, ingombrante e poco pratico.

Un altro parametro da non sottovalutare ha a che vedere con la grandezza delle etichette: per i prodotti di grandi dimensioni, ad esempio, potrebbe essere necessario stampare etichette ben visibili.

Infine, particolare rilevanza andrà demandata alle possibilità di personalizzazione delle etichette: tanto maggiori saranno le potenzialità della prezzatrice, tanto migliore sarà la sua qualità.