ADSL e Fibra ottica in Sicilia: stato dell’arte

La connessione internet di anno in anno diventa un requisito sempre più importante all’interno della vita di tutti noi. Se fino a qualche anno fa infatti navigare online era sì importante, ma visto come un “qualcosa di più”, adesso è parte integrante della quotidianità della stragrande maggioranza dei cittadini Italiana. Anche dal punto di vista economico, i cittadini possono mettere le migliori tariffe ADSL a confronto e osservare come questo servizio diventi di anno in anno più accessibile.

Con l’obiettivo di connettere in modo stabile e veloce quante più persone possibili, il piano strategico banda ultra-larga si propone dunque come soluzione definitiva alla ricerca della massima copertura possibile. In questo articolo partiremo innanzitutto da una definizione della banda ultra-larga, per poi concentrarci sullo sviluppo dei lavori nella regione Sicilia, fino a concludere con una panoramica sul resto della penisola.

Cos’è la banda ultra-larga?

Con il termine banda larga si intende tutta una serie di sistemi di telecomunicazione, utilizzati per inviare e ricevere pacchetti di dati. Rispetto alla banda stretta (nota come narrowband) precedente, è possibile, in un certo lasso di tempo, trasmettere una maggiore quantità di dati, a tutto vantaggio della velocità e della stabilità della connessione.

Secondo lo stesso principio, la banda ultra-larga sorpassa a sua volta la banda larga, garantendo una velocità di connessione effettiva in download di almeno 30 Mbit/s. Le reti che possono fornire prestazioni di questo tipo sono identificate con il termine NGA (acronimo di Next Generation Access).

Con la connessione a banda ultra-larga, al di là delle classiche funzionalità utilizzate fino ad oggi, sarà possibile accedere a dei servizi finora destinati solo a paesi più tecnologicamente sviluppati. Tutte le operazioni che ognuno di noi effettua giornalmente infatti avranno un’interfaccia diversa, molto più moderna, e diventeranno molto più semplici e intuitive. Ci saranno molte più informazioni disponibili per i cittadini o gli utenti che aderiscono ad un servizio, nel nome della trasparenza e dello sviluppo digitale sostenibile.

Sicilia e banda ultra-larga, lavori in corso

La prima centrale di fibra ottica della penisola, nell’ambito del progetto nazionale di banda ultra-larga, è stata attivata a San Giovanni la Punta, piccolo centro a dieci chilometri da Catania. Si è trattato solo del primo passo verso una progressiva operazione di ampliamento, destinata a giungere a compimento nel 2022. Il valore di questo progetto sull’isola è di oltre 190 milioni di euro, finanziati per più dell’80% con risorse del Programma operativo per il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (PO FESR).

L’obiettivo di questo intervento è garantire, entro la data di scadenza, una connessione internet ad alta velocità a tutti i 390 comuni presenti sull’isola, andando anche a coprire con le infrastrutture adeguate quelle considerate “aree bianche”, ossia dove prima di questo progetto una connessione internet veloce era totalmente assente. La società Open Fiber, incaricata dello svolgimento di questi lavori, ad oggi ha già concluso un totale di 77 cantieri, con altri 178 attualmente aperti e con i lavori in corso.

Come abbiamo già menzionato nel paragrafo precedente, i vantaggi per i cittadini non si fermeranno semplicemente ad una rete più veloce e stabile: i servizi utilizzabili grazie a tale infrastruttura saranno numerosi, citando ad esempio la telemedicina, l’educazione a distanza, il telelavoro e l’industria 4.0. La rivoluzione dunque andrà in contro ai cittadini in più aspetti della loro esistenza, migliorando la qualità di vita e avvicinando al mondo online nuove e vecchie generazioni. Nel panorama italiano si tratta di un grande passo avanti per la ragione Sicilia, prima ad aver avviato un progetto di così ampia portata.

La copertura e lo sviluppo in Italia

Fino al 2014 una connessione ad alta velocità era disponibile solamente dentro le grandi città italiane, posizionate in punti strategici per il commercio ed i trasporti. Rispetto ad altre nazioni c’è ancora tanto lavoro da fare per garantire una copertura adeguata, ma come abbiamo visto la presenza di un progetto nazionale è indubbiamente un passo nella giusta direzione.

Partendo dalle già citate aree bianche, il primo obiettivo è quello di fornire infrastrutture adeguate a zone rimaste fino ad ora arretrate. La distinzione in tre aree separate, bianche, grigie e nere, permetterà agli addetti ai lavori di strutturare un piano d’azione ottimizzato in base alla loro distribuzione sul territorio.

In questo momento la società Open Fiber, incaricata per lo svolgimento dei lavori, aggiornerà la piattaforma online sulla base delle nuove classificazioni e dei dati forniti dagli Operatori, in modo da rendicontare alla perfezione quello che è l’attuale stato di avanzamento dei lavori. In questo momento gli ultimi dati aggiornati (in data 31 dicembre 2019) indicano una diffusione dei servizi a banda ultra-larga ad almeno 30 Mbps pari al 66%, mentre per la connessione ad almeno 100 Mbps la percentuale si aggira intorno al 20,3%.

La direzione presa dall’Italia nel voler recuperare terreno rispetto alle altre nazioni è senz’altro quella giusta, e nel giro di pochi anni.